TGIF – Book Whispers #67: I libri consigliati di questa settimana

Giuro solennemente di avere buoni consigli…

Maggio è partito nel migliore dei modi ed è stato difficile per me scegliere solo tre letture da consigliarvi perchè quelle di questa settimana si sono distinte, avevano quella marcia in più che cerco sempre in un nuovo compagno di viaggio. Pronti per il Book Whispers?

Prima di cominciare vi ricordo di passare da Sara (Bookspedia) per scoprire i suoi consigli letterari di questa settimana.

L’Isola degli Eterni di Monica Iemi

Pagine: 540

Per la dodicenne Giulia essere catapultata sull’Isola degli Eterni è fin da subito uno shock. In questo mondo parallelo vivono degli strani abitanti, che hanno smesso di invecchiare, di ammalarsi, di ferirsi e anche di morire. Sono in questa condizione da centinaia di anni, in una realtà che sembra priva di guerre, di odio e di rancori. Insomma, abitano in un vero e proprio mondo ideale. In quel luogo misterioso Giulia stringe un patto per cui sarà costretta a trascorrere lì un mese all’anno, fino al giorno in cui, compiuti i vent’anni, sarà deciso tra lei e un altro dei prescelti, chiamati Indicati, chi potrà accedere alla vita eterna. Ma c’è un prezzo da pagare per essere immortali. Le regole ferree che gli abitanti si sono imposti vincolano infatti la loro libertà, fino al punto che ogni emozione è bandita. Le dimostrazioni di affetto sull’Isola degli Eterni sono perfino illegali. Tutto l’opposto della vita sulla terra, dove Giulia interagisce con le persone che la circondano. Affetto, amicizia, amore, ma anche odio e dolore fanno parte del suo quotidiano, e non vengono controllate da regole. Di fronte a tutto questo, Giulia si trova quindi a dover scegliere tra razionalità ed emozione. Quale delle due avrà la meglio?

“La sua esistenza doveva essere desolata e triste. Come si può essere felici quando non si ha nessuno con cui condividere la vita?”

Giulia e gli Eterni sono simili. Entrambi hanno vissuto lontano da tutti, una per la malattia mentre gli altri per proteggersi, celarsi agli occhi di tutti affinchè l’avidità e la violenza non infettasse le loro terre com’era già successo in passato, prima ancora che l’Isola fosse il luogo che lei ha conosciuto. Questo incontro infatti permette ad entrambi di crescere e arricchirsi, portando cambiamento in un mondo già prestabilito dov’è una piccola scintilla, Giulia, a portare una ventata di novità e con essa una diversa concezione del tempo, della vita e persino della stessa storia.

Il fantasy di Monica Iemi infatti è ricco di diverse sfumature. Parla di fantasia, di un mondo incredibile, ma anche di crescita e di amicizia, dei problemi che i teenager devono affrontare, di famiglia e valori, di vita e di morte. Nonostante le dimensioni possano in qualche modo suggerire una lettura impegnativa è con piacere che dico che invece la lettura è stata scorrevole e veloce, aiutata da un worldbuilding coinvolgente e un personaggio straordinario, caratterizzato in maniera magistrale. È sicuramente un romanzo che consiglio ai più giovani, ma anche ai più grandicelli, tutti coloro che amano il mondo della fantasia e che in un romanzo del genere cercano anche l’emozione.

L’età adulta è l’inferno di Howard Phillips Lovecraft

Pagine: 65

C’è un mistero nel cuore della vita del più grande creatore di misteri del Novecento: un unico, grande amore sfociato nel più inatteso e improbabile dei matrimoni. Investigando come un detective nell’epistolario di H.P. Lovecraft (1890-1937), Marco Peano ricostruisce, lettera dopo lettera, una vicenda dimenticata, sorprendente come i migliori racconti del maestro di Providence. Un’indagine inedita nella biografia dello scrittore che amava la paura e temeva l’amore.

«Il Tempo, impietoso, aveva allungato su di me i suoi artigli, e avevo diciassette anni. […] Troppa malinconia portano con sè tali attività, dal momento che la fuggevole gioia dell’infanzia non può più essere ricatturata. L’età adulta è l’inferno.»

Questo piccolo volume rappresenta un modo per avvicinarsi ad alcune grandi voci del passato, un ponte che collega i lettori di oggi ai maestri di ieri, qualcosa di grande stampato in un piccolo formato, che senza ombra di dubbio permette di scoprire un lato nascosto di alcuni di loro, nel caso di Lovecraft, di vederlo per la prima volta, almeno per me, alle prese con l’amore, un sentimento incontrollabile e che per una mente come la sua ha rappresentato forse una delle più grandi incognite o forse no. Leggendo alcuni passaggi di Lovecraft on Love, lettera del 1922, mi sono ricreduta. 

Era senza ombra di dubbio un uomo dai mille volti, sicuramente quello più conosciuto era quello dell’autore, ma per alcuni, pochi intimi, era anche qualcosa di più, era una persona capace di amare e soffrire come tutti gli altri e non soltanto un pazzo visionario che sembra essere entrato in contatto con il male più oscuro, bensì un semplice essere umano che sa cosa vuol dire vivere e perdere.

Una famiglia quasi normale di Mattias Edvardsson

Pagine: 516

Eccola Stella Sandell, diciannove anni, disamorata di Lund e della Svezia, impegnata a progettare un lungo viaggio in Asia, abituata per noia a sedurre, capace di sarcasmo immediato verso un modello di carriera e di vita borghese che suo padre, pastore della Chiesa di Svezia, e sua madre, esperto avvocato, sognerebbero per lei. Poi una sera nel solito locale, con davanti la solita pinta di birra, un uomo entra dalla porta d’ingresso. La prima a vederlo è Amina. Ma non si pensi a una storia di gelosia e manipolazione; a un thriller, piuttosto, che incide la nostra sensibilità. Un thriller senza effetti speciali, forte di un’assonanza – per la situazione che descrive – a Pastorale americana di Philip Roth, anche questo con una famiglia al suo centro: un padre, una madre, la loro figlia Stella, avvinghiati in una storia gialla imprevedibile e conturbante. Strato dopo strato i personaggi del libro vengono impregnati di un’inquietudine aliena: un padre la cui vocazione religiosa manca di un mattone, una madre che orienta la realtà con geniale disinvoltura, un uomo d’affari imperscrutabile, la sua ex amante bruciata da un’ossessione, e poi Stella e Amina, inseparabili, rivelazioni di questo romanzo e di quello che la vita ci può riservare, a volte, nella sua brutalità.

“Eravamo una famiglia del tutto normale. Non eravamo noi a dover stare lì seduti. Eppure c’eravamo.”

Mi ha rapita dall’inizio alla fine per il suo stile evocativo e allo stesso tempo semplice, che riesce a mettere sul piatto della bilancia orrori ed emozioni in maniera così spontanea, lasciando che sia chi legge a seguire il flusso di pensieri dei suoi personaggi, andare oltre la storia già nota e comprendere il perchè delle loro scelte. C’è giusto e sbagliato quando si ha a che fare con i Sandell, ma anche l’ipotesi che in una situazione del genere fare di tutto per la propria famiglia è una cosa normale, nasce spontanea, il che porta anche a tenere conto dei sentimenti. Ragionare a mente lucida è impossibile, così come immaginare un mondo in cui le cose vanno come dovrebbero andare e la giustizia è in grado di fare il suo lavoro.

Una famiglia quasi normale è uno specchio infranto, una superficie perfetta che si frammenta e mostra il lato distorto dei volti riflessi su di esso.

Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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